La Tremonti tessile agevola il 25% dei costi di campionario sostenuti nel 2010.
È questa la misura percentuale della detassazione da applicare al beneficio richiesto nelle istanze telematiche inviate alle Entrate entro il 31 dicembre 2010.
Lo ha stabilito il Provvedimento 24 marzo 2011, diffuso dall'Agenzia delle entrate.
Il calcolo del bonus
Le imprese del settore tessile abbigliamento possono fruire, per l'esercizio 2010, di una agevolazione parametrata ai costi sostenuti per investimenti in ricerca riguardanti la realizzazione prototipi e campionari.
L'incentivo, che spetta solo ai contribuenti che entro il 31 dicembre scorso hanno trasmesso telematicamente l'apposito modulo di prenotazione CRT, consiste in una deduzione da effettuare nella dichiarazione dei redditi, pari all'intero importo dei costi agevolati sostenuti nell'esercizio.
Deduzione che si aggiunge a quella derivante dalla ordinaria imputazione contabile della spesa nel bilancio civilistico.
Il bonus genera dunque un minor versamento a saldo delle imposte sui redditi del prossimo 16 giugno (l'incentivo non rileva invece per l'Irap), per un importo corrispondente all'aliquota del contribuente (per le società di capitali, il 27,5%) applicata alla deduzione spettante.
L'agevolazione, qualunque sia il costo sostenuto, non può comportare un risparmio fiscale eccedente 500.000 euro, da calcolare sommando a questo incentivo, eventuali altre analoghe agevolazioni ottenute nel triennio 2008-2010.
Il riparto
Il risparmio totale a disposizione dei contribuenti richiedenti non può, inoltre, superare la cifra di 70 milioni di euro (pari allo stanziamento a carico del bilancio dello Stato previsto dal Dl 40/2010).
In presenza di domande eccedenti l'ammontare disponibile, si procede a un riparto proporzionale agli importi da ciascuno indicati nelle domande.
L'Agenzia ha reso noto che la percentuale da applicare al bonus richiesto, a seguito del descritto riparto delle risorse, è pari al 25,1903%, corrispondente al rapporto tra i 70 milioni disponibili e i 278 milioni di euro di benefici fiscali richiesti.
Ciò significa che le imprese potranno detassare nel prossimo modello Unico il 25,1903% della spesa agevolata indicata nel modello CRT di dicembre.
In ogni caso, resta fermo il tetto di 500mila su cui applicare la sopra descritta percentuale, anche se la domanda alle Entrate evidenziava importi che danno diritto a risparmi di imposta superiori a tale importo.
Il tetto individuale
Il tetto di 500mila euro funziona, più in particolare, non considerando i costi di investimenti superiori alla soglia di 1.818.182 euro (imponibile che, con una aliquota Ires del 27,5%, corrisponde a un risparmio di imposta di 500mila euro).
Tutte le società di capitali con costi sostenuti per oltre 1.818.182 euro, e che non hanno ottenuto altri incentivi nel triennio 2008-2010, detasseranno dunque nel quadro RF 458.005 euro, risparmiando, in sede di versamento, un'imposta effettiva di 125.951 euro.
Con la comunicazione della percentuale, le imprese che ancora non hanno predisposto il progetto di bilancio, possono tenere conto della detassazione spettante nel calcolo dell'Ires da imputare nel conto economico dell'esercizio 2010.
Chi ha già approvato il documento rileverà, invece, il minor versamento a giugno quale sopravvenienza attiva del 2011 non tassabile ai sensi dell'articolo 88 del Tuir.
L'incentivo non influisce né sull'Irap né sull'importo degli acconti da versare per il 2011, la cui base storica dovrà essere rideterminata senza considerare la detassazione.
IL SOLE 24 ORE - Luca Gaiani