I Poli di innovazione piemontesi potranno contare su 30 milioni di euro fino al 2013 per garantire la realizzazione dei progetti in lista di attesa e di quelli del terzo programma annuale. La dotazione finanziaria è stata definita il 18 ottobre dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano.
“Lo stanziamento - commenta il presidente Roberto Cota - dovrà essere capitalizzato in progetti innovativi che accompagnino e aiutino il sistema delle aziende piemontesi a essere più competitivo. Sin dal nostro insediamento lavoriamo per rendere il Piemonte all’avanguardia nel settore industriale, per uscire a testa alta dalla crisi e sfruttare al meglio tutte le opportunità di ripresa. Continueremo su questa strada, anche attraverso il rafforzamento delle sinergie istituzionali”.
“Sarà fondamentale – sottolinea l’assessore Giordano - che la qualità delle iniziative promosse dai Poli abbiano una rilevanza di livello europeo e internazionale, aspetti che saranno valutati in modo sempre più strategico per riconoscere e premiare il merito di queste realtà. In generale, questi primi due anni di attività hanno emergere una elevata qualità progettuale complessiva, ma bisogna ulteriormente guardare alle opportunità del mercato estero in termini di valorizzazione dell’intero sistema produttivo piemontese”.
Le risorse fanno riferimento all’Asse I “Innovazione e transizione produttiva” del POR FESR 2007-2013 e saranno destinate a garantire il funzionamento dei Poli e gli investimenti per l'acquisizione di servizi e studi di fattibilità e per progetti di ricerca e innovazione.
I fondi si aggiungono ai 60 milioni già assegnati, sempre nell'ambito del FESR, ai Poli e saranno ripartiti come segue:
• 7 milioni di euro per l'anno 2011,
• 20 milioni di euro per il 2012,
• 3 milioni di euro per il 2013.
Saranno utilizzati per le attività di investimento e funzionamento dei gestori dei Poli, per per studi di fattibilità, progetti di ricerca e innovazione, per l’acquisizione di servizi qualificati per l’innovazione.
I Poli di innovazione piemontesi sono:
- Agroalimentare, nelle aree del cuneese e dell’astigiano – soggetto gestore Tecnogranda spa;
- Biotecnologie e Biomedicale, nelle aree del canavese e del vercellese – soggetto gestore: Bio p med (Bioindustry Park del canavese);
- Chimica sostenibile, nell’area del novarese – soggetto gestore Consorzio Ibis;
- Nuovi Materiali, nell’area dell’alessandrino – soggetto gestore Consorzio Proplast;
- Creatività digitale e multimedialità, nell’area torinese – soggetto gestoreVirtual Reality & Multi Media Park (VRMMP);
- Architettura sostenibile e idrogeno, nell’area del torinese – soggetto gestore Polight (Environment Park spa);
- Energie rinnovabili e biocombustibili, nell’area del tortonese soggetto gestore PST spa (Parco Scientifico e Tecnologico Valle Scrivia);
- Impiantistica, sistemi e componentistica per le energie rinnovabili, nell’area del verbano-cusio-ossola – soggetto gestore Tecnoparco del Lago Maggiore;
- Energie rinnovabili e Mini hydro, nell’area del vercellese e del canavese – soggetto gestore Enermhy (Gesin srl);
- Information & Communication Technology, nell’area del torinese e del canavese – soggetto gestore Fondazione Torino Wireless;
- Meccatronica e sistemi avanzati di produzione, nell’area del torinese – soggetto gestore Centro servizi industrie srl;
- Tessile, nell’area del biellese – soggetto gestore Città Studi spa.
Il numero totale dei progetti ad oggi finanziati è 222 (243 con la lista di attesa sul 2° programma). Il numero dei dipendenti delle imprese finanziate sul 1° programma è 95.000. Continua inoltre a crescere in Italiail numero di esperienze regionali che si ispirano al modello dei Poli piemontesi.
• I Poli di innovazione in Piemonte
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