Si è svolto nelle scorse ore a Dubai un seminario di approfondimento sull’economia degli Emirati Arabi Uniti (EAU) promosso dall’Ambasciata e dal Consolato Generale d’Italia a Dubai, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e il Centro Studi e Ricerche nel Mezzogiorno.
Gli EAU, ha spiegato il Direttore Generale di SRM Massimo Deandreis citando alcuni dei dati emersi dal report "Outlook - Il business italiano negli Emirati Arabi Uniti", sono al 5° posto nel mondo in termini di "apertura internazionale", con un rapporto Interscambio commerciale/PIL pari al 163% e un forte tasso di re-export (il 46,3% delle merci importate viene poi riesportato).
L’area, è la stima fatta dal Centro Studi e Ricerche nel Mezzogiorno, non solo vale in totale "più di 45 miliardi di export per l’Italia", ma si presenta anche come "hub logistico-marittimo" negli scambi con Africa sub-sahariana, Medio ed Estremo Oriente, con la promessa di diventare quanto prima "uno dei nodi centrali del commercio mondiale".
Un ruolo fondamentale nell'aumento delle opportunità offerte dagli Emirati Arabi sarà svolto dal raddoppio del Canale di Suez. L'opera infrastrutturale di dimensioni faraoniche voluta dal presidente Abdel Fattah al Sisi, è stata conclusa in appena un anno di tempo, con inaugurazione lo scorso 6 agosto.
La Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti nel corso degli anni ha incontrato ed accompagnato negli UAE centinaia di Aziende italiane interessate a questo mercato. Aziende appartenenti a svariati settori merceologici (prodotti alimentari e ristorazione, tecnologie, design di interni e arredamento, moda, ambiente, energie rinnovabili, gioielleria...). Nel corso di questi anni accumulando esperienza e conoscenza, giorno dopo giorno ha adattato i propri servizi a quelle che sono le "regole" dettate dal Paese al fine di aiutare ad entrare le Aziende italiane in questo importante mercato. Ci deve essere inoltre una struttura manageriale interna e proprietaria con una certa propensione all'internazionalizzazione, non necessariamente che conosca l'inglese, in quanto possiamo aiutare l'Azienda anche in questo passaggio, ma che comunque sia in grado di fornire documentazioni adeguate (schede prodotti, listini...), che abbia l'attitudine a confrontarsi con culture diverse dalla propria e che offra la totale collaborazione e disponibilità in termini di tempo. L'Azienda deve essere presente fisicamente nel territorio! E' necessario per cui avere delle figure che rappresentino l'Azienda con una loro presenza continuativa in loco e un ufficio di rappresentanza che offra "garanzia" al potenziale Cliente locale. Questo il mix: prodotti richiesti dal mercato, prezzi adeguati, personale dedicato presente in loco e ufficio commerciale dell'Azienda, creano la "situazione perfetta" che permette all'Azienda italiana di entrare dalla porta principale e nella maniera adeguata, in un mercato in continua crescita come quello degli Emirati Arabi Uniti e di tutti i Paesi del Golfo. |