Le aziende italiane continuano a guardare ai mercati stranieri come leva anti-crisi e arma per il rilancio: una conferma arriva dal pacchetto di progetti approvati dal consiglio di amministrazione di Simest, la finanziaria pubblico-privato partecipata dal ministero dello Sviluppo economico.
Il cda ha complessivamente sbloccato un impegno finanziario per circa 17 milioni di euro, tra impegno diretto della Simest e del Fondo di venture capital, in progetti privati che investiranno complessivamente 190 milioni di euro.
Con questo tipo di operazioni Simest partecipa al capitale di rischio di imprese che fanno rotta su mercati emergenti, dall'Estremo Oriente al Sudamerica.
Diversi i settori interessati, dalla meccanica alla chimica. Il gruppo Stevanato di Piombino Dese (Padova), potenzierà l'investimento già attivato in Messico per la produzione di flaconi, tubofiale e fiale in vetro per l'industria farmaceutica del mercato americano. La previsione è di 30 milioni di investimenti a regime. «L'America latina - osserva l'amministratore delegato della Simest Massimo D'Aiuto - in questa particolare fase rappresenta una delle mete più appetibili per le imprese italiane. Una tendenza in crescita, anche se
la meta più ambita in assoluto resta ancora la Cina».
La Lafert di San Donà di Piave, ad esempio, ha scelto la zona economica speciale di Suzhou per avviare la produzione di motori per l'automazione industriale, motori per ascensori di ultima generazione e motori ad alto rendimento energetico. In questo caso la partecipazione pubblica, tra Simest e Fondo di venture capital, è al 49% per un capitale sociale di 4 milioni di dollari e investimenti a regime stimati in 8 milioni di dollari.
Per L'Isolante K-Flex di Roncello (Monza), l'impegno pubblico è invece finalizzato al potenziamento di un investimento già avviato, ad Hong Kong, per l'acquisto di nuove linee di produzione nel settore degli isolanti in gomma per il settore oil & gas. L'operazione approvata dal cda porta la partecipazione di Simest al 20%, pari a circa 4 milioni in un capitale sociale di 9,5 milioni di euro. Attesi a regime investimenti per 14 milioni.
La Cina è la meta anche di un nuovo investimento nel settore dei trattori (60 milioni totali) da parte della Same Deutz-Fahr di Treviglio (Bergamo) che in questo modo va a replicare la collaborazione con Simest già sperimentata in Croazia.
«Queste quattro operazioni - sottolinea d'Aiuto - sono degli esempi di una tendenza positiva: le imprese con un know how forte e tecnologia competitiva riescono a investire per la crescita nonostante la crisi».
Gli undici progetti approvati dall'ultimo cda della finanziaria pubblico privato hanno portato il bilancio 2011 a 75 progetti Simest per un impegno di 170 milioni e una previsione di investimenti per 1,3 miliardi di euro. Sono invece 64 i progetti supportati dal Fondo di venture capital, per un impegno complessivo di 22 milioni. «I progetti di partecipazione approvati - rileva D'Aiuto - sono in aumento del 2,7% rispetto al 2010, mentre l'impegno Simest è cresciuto del 38%».