Si è svolto il 15 febbraio scorso, a Pescara, il Convegno nazionale dell’Unagraco dal titolo "Le nuove direttive europee in materia di bilanci d'impresa: opportunità offerte dai fondi ai professionisti".
I temi che sono stati affrontati nel corso dell’incontro si sono focalizzati su finanziamenti, fondi europei e ruolo dei professionisti a fianco alle istituzioni, oltre a porre un interessante focus sul recente protocollo d’intesa intercorso tra le due Casse della categoria al fine di dare maggiori tutele agli esperti contabili. L’evento ha quindi goduto dell’intervento di non pochi esponenti della categoria e del mondo istituzionale il cui ambito d’intervento riguarda proprio i fondi strutturali europei destinati ai professionisti. Tra gli altri hanno infatti pertecipato Domenico Di Michele, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Pescara, Giancarlo Grossi, numero uno della Fondazione per la Promozione della Cultura Professionale e dello Sviluppo Economico di Pescara, Danilo Iervolino, presidente Università Telematica Pegaso, e Maurizio Finicelli, presidente della Società di Revisione "Ria Grant Thornton Spa". Tra gli interventi si contano altresì quelli del vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, del parlamentare europeo Sergio Silvestris e dei docenti Francesco Fimmanò, Giuseppe Paolone, Francesco Rossi Ragazzi.
Gli incentivi - Dopo i saluti iniziali affidati al numero uno dell’Ordine ospitante, Giancarlo Grossi, il punto centrale dell’incontro è stato esposto e approfondito da Gianni Pittella che, come abbiamo poc’anzi visto, è vicepresidente vicario del Parlamento europeo. Pittella, illustrando il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei, ha sottolineato come per i professionisti possa esservi “libero accesso ai bandi comunitari al fine di promuovere la ricerca, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e la competitività del sistema professionale. Insomma, i professionisti potranno giocare un ruolo determinante al fianco delle istituzioni nell’attuazione dei programmi finanziati dall’Europa". In sostanza, i professionisti potranno accedere a diverse agevolazioni che verranno erogate proprio tramite i rispettivi organismi associativi, dunque gli Ordini, il cui ruolo sarà quindi anche quello di fungere da intermediari finanziari dei fondi europei.Nello specifico, l’europarlamentare Sergio Silvastrisi ha chiarito che "alle regioni italiane è destinato un contributo europeo di circa 30 miliardi di euro, cui vanno aggiunti altri 30 miliardi di cofinanziamento nazionale (obbligatorio per le politiche di coesione europee) e ulteriori 54 miliardi stanziati attraverso la legge di stabilità. Nel complesso i fondi comunitari metteranno in circolo circa 100 miliardi di euro distribuiti nel corso dei prossimi sette anni. Sono certo che l’apertura dei bandi comunitari ai liberi professionisti consentirà all’Italia di spendere meglio i propri fondi strutturali".
Obiettivi dei commercialisti – Dal punto di vista dei commercialisti, sulla cui fattispecie si è concentrata la discussione aperta nel corso del convegno, l’obiettivo appare proprio quello di usufruire di siffatte agevolazioni al fine di rafforzare e svoluppare gli studi professionali, che hanno maggiormente risentito della difficile congiuntura economica andatasi a creare negli ultimi cinque anni. Proprio il leader dell’Unagraco, Raffaele Marcello, alla luce di un simile scenario, ha chiarito che il convegno si è posto come obiettivo quello di “individuare misure a sostegno della categoria, e nell'ambito dei fondi comunitari vi è una presenza considerevole di provvedimenti destinati ai servizi estendibili anche ai professionisti".
Il ruolo della previdenza – Anche la previdenza di categoria guarda all’Europa e alle possibilità messe a disposizione dai relativi fondi. In merito a ciò è intervenuto il presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri che ha ricordato anche l’accordo con la Cassa dei dottori commercialisti. "La nostra categoria guarda all'Europa allo scopo di individuare forme di supporto per i giovani - ha affermato Paolo Saltarelli - La Cassa ha recentemente firmato un accordo con l'Istituto di previdenza dei dottori commercialisti per aiutare gli esperti contabili, che saranno iscritti alla Cnpr. Aiuteremo questi giovani professionisti nella fase di start up, supportandoli anche nel percorso di accesso ai fondi europei".
Fonte: Redazione Fiscal Focus