Ancora qualche giorno d'attesa per la Tremonti-quater.
La prossima settimana l'agenzia delle Entrate dovrebbe comunicare ufficialmente la percentuale di detassazione di cui le imprese del settore tessile potranno beneficiare.
Il decreto legge 40/2010 ha, infatti, introdotto un'agevolazione per gli investimenti in attività di ricerca per la realizzazione di campionari effettuati nel corso del 2010 da aziende del settore tessile-abbigliamento.
L'incentivo si concretizza in una deduzione da sfruttare nella dichiarazione dei redditi valida ai fini dell'Ires o dell'Irpef ed è spendibile nel versamento del saldo del prossimo 16 giugno (l'incentivo non rileva invece per gli acconti).
Si tratta peraltro di un incentivo automatico - non sottoposto, dunque, a gare o click day - per cui tutte le imprese di abbigliamento che hanno trasmesso alle Entrate, fino allo scorso 31 dicembre, il modello Crt con i costi sostenuti per prototipi e campionari, hanno il diritto di usufruirne.
C'è bisogno però di un provvedimento dell'Agenzia (secondo quanto stabilito dal provvedimento del direttore dell'Agenzia del 10 settembre scorso si tratterà di provvedimento reso disponibile nel sito internet delle Entrate) che dovrà fissare la percentuale da riconoscere rispetto all'importo richiesto.
L'importo deducibile è pari al costo sostenuto per la realizzazione degli investimenti e comunicato appunto al fisco con il modello Crt.
Ma il bonus è sottoposto a un duplice limite: un tetto individuale di 500mila euro da calcolare per ciascuna impresa cumulando tutti gli aiuti ottenuti nel triennio 2008-2010; le risorse stanziate complessivamente nel bilancio dello stato per finanziare la misura non superano i 70 milioni di euro.
Nel caso, tutt'altro che improbabile, di domande che superano il beneficio fiscale massimo disponibile, cioè i 70 milioni di euro, l'incentivo spettante sarà perciò calcolato ripartendo le risorse tra i contribuenti in proporzione alle richieste.
Qualora, ad esempio, le domande complessivamente pervenute alle Entrate fossero pari a 100 milioni di euro, il bonus spetterà nella misura del 70% dell'ammontare da ciascuno comunicato.
Si pensi a una Srl che ha sostenuto nel 2010, e riportato nel modello Crt, costi di campionario agevolabili di 600mila euro (con risparmio fiscale potenziale di 165mila euro, pari all'Ires del 27,5%).
Applicando la percentuale di riparto del 70%, questa Srl potrà detassare 420mila euro, con un risparmio fiscale di 115.500 euro.
La misura della detassazione effettiva è necessaria anche per operare correttamente il calcolo dell'Ires da stanziare nei bilanci attualmente in fase di chiusura.
In sede di chiusura dei conti al 31 dicembre 2010, le società interessate dalla detassazione dovranno calcolare, quindi, l'Ires sull'imponibile al netto delle spese agevolate.
Il conteggio richiede evidentemente che sia conosciuta la quota di incentivo spettante ai contribuenti, come nell'esempio appena riportato.
Qualora, entro il termine di redazione del progetto di bilancio (quindi, in genere, entro la fine del mese di marzo), il provvedimento non dovesse essere diffuso dall'Agenzia, le società dovranno, prudenzialmente, non tenere conto della detassazione, conteggiando l'imposta da iscrivere nel conto economico al lordo del beneficio.
In questa eventualità, all'atto del versamento di giugno, le società dovrebbero contabilizzare una sopravvenienza attiva, pari al minor importo pagato, la quale non sarebbe comunque rilevante fiscalmente corrispondendo a un onere (l'Ires) non dedotto nel precedente esercizio.
IL SOLE 24 ORE
Marco Bellinazzo e Luca Gaiani
Le regole
1. LE AZIENDE INTERESSATE
Sono interessate all'agevolazione le aziende del settore tessile-abbigliamento (identificate dai codici attività ricompresi nelle divisioni Ateco 13, 14 e 15, nonché codice 32.99.20 limitatamente alla fabbricazione di bottoni)
2. I COSTI AGEVOLABILI
Le spese ammesse a fruire dell'incentivo sono quelle relative alla realizzazione di prototipi e campionari
3. L'INCENTIVO
Nel modello Unico 2011 spetta una detassazione pari all'intero importo dei costi agevolati sostenuti nel 2010.
Il beneficio è dato dalla minore Ires o Irpef (esclusa quindi l'Irap) corrispondente alla deduzione.
Lo sconto si utilizza solo nel versamento a saldo.
4. IL LIMITE MASSIMO
L'incentivo può essere fruito dal singolo beneficiario senza superare i 500.000 euro di risparmio fiscale, cumulando eventuali ulteriori bonus del triennio 2008-2010.
Le risorse disponibili da ripartire fra i tutti contribuenti sono pari a 70 milioni.
5. LE QUOTE
L'agenzia delle Entrate a breve dovrebbe comunicare la percentuale di fruibilità, da parte di ciascuna azienda del bonus in proporzione all'importo complessivo delle richieste pervenute.