Le imprese lombarde sopravvissute escono più forti dalla selezione dovuta alla crisi, con un merito di rischio migliore anche se il credito erogato dalle banche alle stesse imprese lombarde è ancora ben al di sotto dei livelli pre-crisi.
È quanto emerge dal primo numero del nuovo Osservatorio Assolombarda-Cerved su credito e rischio delle imprese presentato ieri a Milano in occasione di un convegno che ha sancito una partnership tra l’associazione confindustriale e il gruppo specializzato in business information, finalizzata a promuovere una maggiore trasparenza delle imprese in ottica di collaborazione con il sistema bancario e l’insieme più ampio di investitori e finanziatori alternativi alle banche.
A suggellare la parnership c’erano Carlo Bonomi, vice presidente Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, e l’amministratore delegato di Cerved, Marco Nespolo.
L’Osservatorio ha evidenziato che lo scorso ottobre la quota di imprese in area di sicurezza o di solvibilità in base al Cerved Group Score è salita al 57,9% (+0,6% dall’ottobre 2015). In parallelo, tuttavia, aumenta la polarizzazione: la quota di imprese in area di sicurezza è cresciuta al 17,7% (+2% rispetto a ottobre 2015), così come è aumentata quella di imprese in area di rischio al 12,8% (+0,9%). Complessivamente le imprese lombarde risultano comunque più solide rispetto a quelle di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.
Coerentemente risulta in calo il flusso di nuove sofferenze.
Nel secondo trimestre di quest’anno rappresentavano il 3% dei finanziamenti, dal 3,3% del primo trimestre.
Solo il Piemonte presenta un dato migliore in termini di flussi (2,1% dei finanziamenti). Lo stock di sofferenze lorde si attesta invece a 31,9 miliardi, in calo in rapporto agli impieghi (13,6% nel secondo trimestre, dal 13,8% del trimestre precedente).
Anche i fallimenti sono diminuiti fra gennaio e giugno 2016 del 3,5% (-8,6% tra 2015 e 2014), mentre le liquidazioni volontarie tornano a livelli pre-crisi.
Per essere più sicuri di ottenere credito dalle banche, ma anche dagli investitori in titoli di debito o dagli investitori in capitale rischio, il punto cruciale è essere il più trasparenti possibili.
Non bastano i dati i bilancio, ci vogliono dati freschi, piani industriali dettagliati, relazioni sullo stato di salute dei propri fornitori e clienti. Un concetto che è stato tradotto da Assolombarda e Cerved in una guida in formato ebook, scaricabile dai rispettivi siti internet, realizzata per aiutare le imprese a comprendere i processi attraverso i quali banche e altri finanziatori le valutano e a presentare al meglio una domanda di finanziamento.
Un’iniziativa comune che segue quelle già intraprese da qualche tempo singolarmente dalle due istitutzioni, Bonomi ha ricordato infatti che Assolombarda ha lanciato Bancopass, un insieme di strumenti per gestire meglio la pianificazione finanziaria e la relazione con banche e finanziatori, già utilizzato da oltre 1.450 imprese, e Nespolo ha spiegato che Cerved ha sviluppato Cerved Credibility, piattaforma unica in Europa che consente a ogni impresa di valutare il proprio grado di affidabilità economico-finanziaria e di accrescere il patrimonio di informazioni con cui banche, fornitori e altri finanziatori possono esprimere delle valutazioni.