Il Gal Lomellina ha pubblicato un bando finalizzato al potenziamento delle aziende agricole con riguardo alla filiera del riso e di alcuni segmenti agroalimentari tipici e tradizionali quali l’allevamento dell’oca, la Cipolla Rossa di Breme e l’Asparago di Cilavegna.
L’obiettivo è quello di dar vita ad aziende risicole più solide e redditizie grazie ad investimenti nel settore della trasformazione, confezionamento e vendita del prodotto, della certificazione e della tracciabilità di filiera, soprattutto nell’ambito di contratti di filiera che ne riconoscano il valore in termini economici.
Chi può partecipare?
Possono presentare domande le imprese che possiedono i seguenti requisiti:
A. Impresa individuale:
- titolare di partita IVA;
- iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale "Imprenditori agricoli" o sezione "coltivatori diretti");
- in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile;
B. Società agricola:
- titolare di partita IVA;
- iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale "imprese agricole");
- in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile;
C. Società cooperativa:
- titolare di partita IVA;
- iscritta all’albo delle società cooperative di lavoro agricolo, di trasformazione di prodotti agricoli propri o conferiti dai soci e/o di allevamento;
- in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile;
D. Impresa associata: le imprese agricole possono associarsi tra loro per realizzare un investimento in comune. L’impresa associata deve essere:
- legalmente costituita;
- titolare di partita IVA,
- iscritta al registro delle Imprese della Camera di Commercio – sezione speciale "Imprese agricole" o sezione "coltivatori diretti" oppure all’Albo delle società cooperative di lavoro agricolo e/o di conferimento di prodotti agricoli e di allevamento.
Gli interventi del bando sono ammissibili esclusivamente nei territori oggetto del Piano di Sviluppo Locale del Gal. Precisamente sono ammessi i territori dei seguenti Comuni: Mede, Albonese, Sannazzaro de’ Burgondi, Breme, Castello d’Agogna, Castelnovetto, Ceretto Lomellina, Cergnago, Cilavegna, Confienza, Cozzo, Ferrera Erbognone, Candia Lomellina, Frascarolo, Galliavola, Gambarana, Langosco, Lomello, Mortara, Nicorvo, Palestro, Olevano di Lomellina, Ottobiano, Pieve del Cairo, Parona, Pieve Albignola, Robbio, Rosasco, Valeggio, San Giorgio di Lomellina, Sant’Angelo Lomellina, Sartirana Lomellina, Scaldasole, Semiana, Suardi, Torre Beretti e Castellaro, Valle Lomellina, Velezzo Lomellina, Villa Biscossi, Zeme.
Cosa viene finanziato?
Sono ammessi a finanziamento i seguenti interventi:
- opere di miglioramento fondiario di natura straordinaria quali costruzione, ristrutturazione o risanamento conservativo di fabbricati rurali al servizio dell’azienda agricola, ad eccezione degli edifici destinati ad abitazione e degli uffici;
- realizzazione e/o ristrutturazione degli impianti di trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali, a condizione che almeno i 2/3 della materia prima lavorata siano di provenienza aziendale;
- introduzione ai sistemi di qualità ai sensi delle norme ISO, EMAS ed GlobalGap; E
- ristrutturazione degli impianti irrigui e trasformazione della tecnica irrigua finalizzati alla riduzione dei consumi idrici aziendali di almeno il 30%;
- acquisto e/o realizzazione di impianti mobili, semi mobili e fissi per la produzione, conservazione, trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici;
- acquisto di nuove macchine e attrezzature per l’ammodernamento del parco macchine;
- acquisto di dotazioni fisse per la conservazione e la trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici;
- realizzazione di nuove serre (serre fisse, serre mobili, tunnel e relativi impianti) con caratteristiche innovative dal punto di vista delle tecnologie adottate e finalizzate al risparmio energetico ed idrico;
- adeguamento impiantistico, igienico sanitario e per la sicurezza dei lavoratori, di livello superiore a quello definito dalle norme vigenti, come ad esempio lo smaltimento dell’amianto;
- acquisto di nuove apparecchiature e strumentazioni informatiche direttamente connesse agli interventi ammissibili ai sensi della presente misura.
Le spese generali comprendono:
- i costi di redazione del Piano aziendale;
- la progettazione degli interventi proposti;
- la direzione dei lavori e la gestione del cantiere;
- la certificazione dei sistemi di qualità;
- le spese inerenti all’obbligo di informare e sensibilizzare il pubblico sugli interventi finanziati dal FEASR fino ad un importo massimo di € 200;
- spese per la costituzione di polizze fideiussorie.
Le spese generali sono riconosciute fino ad un massimo, calcolato in percentuale sull’importo dei lavori al netto dell’IVA, del:
- a) 10% nel caso di interventi inerenti alle opere;
- b) 5% nel caso di interventi inerenti agli impianti e alle dotazioni fisse.
L’ammontare massimo del contributo, espresso in percentuale della spesa ammessa, è il seguente:
A) Contributo in conto capitale:
- impresa condotta da agricoltore non giovane 35%
- impresa condotta da giovane agricoltore 40%
B) Contributo in conto interessi:
- E’ concesso l’abbuono degli interessi sul mutuo stipulato con gli Istituti di credito convenzionati. Il contributo viene erogato mediante un abbattimento di cinque punti percentuale del tasso fisso di riferimento utilizzato per il calcolo degli interessi.
Presentazione della domanda
Dopo aver compilato la domanda sul sito del Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia (www.siarl.regione.lombardia.it) il SIARL rilascia al richiedente una ricevuta attestante la data di presentazione, che coincide con l’avvio del procedimento, e l ’avvenuta ricezione della domanda da parte della Provincia.
La copia cartacea della domanda, completa di documentazione necessaria, deve pervenire entro 10 giorni di calendario dall’invio elettronico della domanda tramite SIARL alla Provincia sul cui territorio si attua l’investimento.
La Provincia provvederà a comunicare al gal le domande pervenute sulla misura.