Rischiosità sofferenze - Che nel nostro Paese fosse difficile avvicinarsi al credito già lo si sapeva, sono un bel po’ di anni ormai che questa situazione è considerata alla stregua dei maggiori ostacoli della ripresa. Sul punto è recentemente intervenuta l’Abi con il suo bollettino mensile, sottolineando che con il perdurare della difficile congiuntura economica, la rischiosità dei presiti è aumentata: le sofferenze lorde sono risultate ad aprile 2014 pari a 166,4 miliardi di euro, considerando che a marzo erano 164,6 miliardi.
Sofferenze e settori – In sostanza, quando parliamo di sofferenze ci riferiamo sia a quelle lorde sia a quelle nette. Nello specifico, per quel che concerne il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi, vediamo che ad aprile dell’anno in corso era posto all’8,8%. Questo valore ha raggiunto il 14,9% per i piccoli operatori economici, il 14,2% per le imprese e il 6,5% per le famiglie consumatrici. Per quanto concerne poi le sofferenze nette, si consideri che queste ad aprile hanno seguito la dinamica dell’aumento, passando a 76,7 miliardi 75,7 miliardi di marzo. In riferimento al rapporto sofferenze nette su impieghi totali, l’Abi lo pone ad aprile al 4,23%.
I prestiti e i mutui – In riferimento ai prestiti, di novità non ve ne sono, anzi l’Abi sottolinea che il calo è stabile. La contrazione annua è stata del 2,9%. In riferimento ai finanziamenti a famiglie e imprese, v’è stata una contrazione a maggio 2014 del 2,1% come variazione annua. Sul fronte dei mutui, dal luglio 2011 è stato registrato un nuovo record minimo in riferimento ai tassi. L’Abi chiarisce infatti che a maggio di quest’anno i tassi di interesse sui prestiti si sono fermati su livelli molto bassi. Il tasso medio è del 3,33%, quello medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari al 3,32% e il tasso medio sul totale dei prestiti è del 3,88%. Per quanto riguarda il tasso medio sul totale della raccolta bancaria da clientela, a maggio si è collocato all’1,74%. È allo 0,87% il tasso praticato sui depositi, mentre quello sui PCT è all’1,88% (2,02% ad aprile 2014). Il rendimento delle obbligazioni è risultato pari al 3,34%.